Nota storica

 

 

La costituzione bolognese del 1796

 

Il primo luglio 1796, il Senato bolognese nomina una Giunta costituzionale composta da 30 membri. Il 13 agosto la Giunta incaricata approva, con 24 voti favorevoli e 3 contrari, un primo piano costituzionale, articolato in 15 capitoli e preceduto da un proemio, presentato al Senato il successivo 25 agosto. Il 9 settembre il Senato presenta alla Giunta un complesso di riflessioni notevoli, strutturato in 79 paragrafi, che vengono integralmente accolte nel nuovo piano costituzionale, presentato al Senato il successivo 28 settembre. Nonostante ulteriori emendamenti, il testo, di 273 articoli, viene approvato ed il proemio sostituito con una Dichiarazione dei diritti dell’uomo. Il 5 ottobre, il Senato delibera una lettera per portare il testo costituzionale a conoscenza di Napoleone, chiedendo l’autorizzazione alla sua pubblicazione, che avviene il successivo 30 ottobre. L’approvazione del testo costituzionale è basata su un meccanismo complesso, articolato in tre livelli: il 20 novembre vengono indetti i comizi generali, incaricati di eleggere i Decurioni; il successivo 27 novembre i comizi decurionali nominano gli elettori che, il 4 dicembre 1796, radunati in San Petronio, approvano il testo costituzionale con 454 voti favorevoli e 30 contrari. I comizi elettorali convocati eleggono, altresì, i 36 deputati che Bologna era tenuta ad inviare al Congresso Cispadano di Reggio. Il 3 gennaio 1797, lo stesso Congresso di Reggio rivolge ai bolognesi un proclama nel quale i cittadini sono invitati a non dare corso alla Costituzione. Vengono così soppressi i comizi già indetti per l’elezione del Corpo legislativo previsto dalla Costituzione.

 

 

 

 

 

FONTE:

1. Cantimori D., Utopisti e riformatori, G.C. Sansoni Editori, Firenze 1943.

2. De Stefano A., Rivoluzione e religione nella prima esperienza costituzionale italiana 1796-1799, Giuffrè, Milano 1954.

3. Ghisalberti C., Dall’antico regime al 1848: le origini costituzionali dell’Italia moderna, Laterza, Bari 1974.

4. Ghisalberti C., “Le costituzioni giacobine 1796-1799”, in Studi e testi pubblicati dall’Istituto di storia del diritto italiano dell’Università di Roma, Giuffrè, Milano 1957.

5. Ghisalberti C., “Stato e costituzione nel Risorgimento”, in Ricerche sull’Italia moderna, n. 9, Giuffrè, Milano 1972.

6. Marchetti L., “ Le Assemblee e le Costituzioni italiane durante il triennio rivoluzionario 1796-1799”, in Studi storici per la Costituente, G.C. Sansoni Editore, Firenze 1946.

7. Melloni A., “I bolognesi legislatori: una Costituzione bolognese votata in San Petronio il 4 dicembre 1796”, in Il Comune di Bologna, fasc. 12, 1930.

8. Pivano S., Albori costituzionali d’Italia, Fratelli Bocca Editori, Torino 1930.

9. Rava L., La prima prova del diritto costituzionale in Italia: la Costituzione bolognese del dicembre 1796, Bologna 1914.

10. Sabini G., I primi esperimenti costituzionali in Italia, Utet, Torino 1911.

 

 

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