Università di Torino: Dipartimento di Scienze Giuridiche

Tecniche Interpretative della Corte Costituzionale

Contenuti e scopo della base dati

Questa sezione del sito raccoglie sentenze della Corte costituzionale evidenziando gli argomenti, o canoni, utilizzati dalla Corte stessa per sostenere le decisioni assunte. Per ora contiene un numero ridotto di sentenze. La speranza è che, con l'aiuto della comunità scientifica, sia possibile raggiungere una tendenziale completezza.

L'intento è quello di rendere più agevole gli studi di teoria dell'interpretazione e quelli sugli stili argomentativi della giurisprudenza costituzionale.

Analisi delle sentenze

Gruppi di lettura individuano, per ogni sentenza, le proposizioni che sviluppano (più o meno esplicitamente) argomenti riconosciuti dalla tradizione giuridica e le selezionano codificando il nome dell'argomento in esse utilizzato.

La tabella che segue riporta le tecniche argomentative, così suddivise:

  • T) Tecniche utilizzate per individuare la norma parametro attraverso l'attribuzione di significati a enunciati costituzionali e per individuare la norma oggetto attraverso l'attribuzione di significati a enunciati di legge ordinaria;
  • D) Tecniche utilizzate non per individuare norme attraverso l'attribuzione di significati a enunciati, ma per sostenere la decisione fondata su norme in precedenza individuate;
  • B) Tecniche utilizzate per produrre la norma parametro attraverso l'attribuzione – mediante bilanciamento/concretizzazione – di significati specifici a enunciati costituzionali contenenti principi;
  • G) Tecniche utilizzate per produrre la norma parametro attraverso giudizi di ragionevolezza che non valgono poi ad attribuire significati a enunciati costituzionali.

Le lettere richiamano puramente il concetto evocativo di ogni tipologia:

  • T come (enunciato, parte di) testo;
  • D come decisione;
  • B come (una delle costruzioni teoriche possibili: il) bilanciamento;
  • G come (ragionevolezza come forma di) giustizia.

Ricerche possibili

Per il momento il motore di ricerca lega semplicemente gli argomenti alle sentenze, consentendo di condurre sia ricerche in base all'argomento (si può cioè ricercare in quali e quante sentenze ricorra un determinato argomento); sia ricerche in base alla sentenza (si può cioè verificare quali argomenti siano stati impiegati per motivare una determinata sentenza).

Versioni più elaborate del software, in corso di perfezionamento, permetteranno non solo di legare l'argomento alla sentenza, ma di distinguere se esso sia stato impiegato per definirne il parametro o l'oggetto, e di collegarlo al tipo di decisione costituzionale in funzione della quale esso è impiegato (di accoglimento, di rigetto, interpretativa, additiva...).

Tale software è in corso di elaborazione sulla base dei seguenti criteri:

  • le sentenze sono state scomposte nelle loro unità logiche elementari, che abbiamo stipulativamente chiamato «dispositivi» (conformemente al linguaggio del sito ufficiale della Corte costituzionale la parola «pronuncia», che avrebbe potuto essere impiegata per designare l'unità logica elementare delle decisioni, è stata invece utilizzata per designare comprensivamente le sentenze e le ordinanze);
  • ciascuna sentenza ha uno o più «dispositivi»;
  • ciascun «dispositivo» si riferisce a un oggetto e applica almeno un parametro;
  • l'oggetto deriva da una oppure da più disposizioni di legge, qualora esse formino un combinato disposto;
  • il parametro deriva da una oppure da più disposizioni costituzionali, qualora esse formino un combinato disposto;
  • ciascun «dispositivo» può conseguire dall'applicazione di più parametri qualora derivino da diversi enunciati costituzionali che non formino un combinato disposto;
  • per definire l'oggetto e il parametro possono essere impiegati – nell'interpretazione di ciascuna disposizione, legislativa o costituzionale – più argomenti;
  • mentre normalmente i dispositivi si presentano come conseguenza dell'applicazione di norme parametro individuate attraverso l'interpretazione di enunciati, in alcuni casi si presentano invece esplicitamente come conseguenza dell'applicazione di norme parametro non individuate attraverso l'interpretazione di enunciati.
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